Rapporto 2017 sul rispetto dei diritti umani – San Marino

aprile 2018
Rapporto sul rispetto dei diritti umani – San Marino
(available in English)

SINTESI

La Repubblica di San Marino è una democrazia multipartitica. Il Consiglio grande e generale (il Parlamento unicamerale eletto dal popolo) sceglie al proprio interno due capitani reggenti (che svolgono congiuntamente le funzioni di capo dello Stato). I capitani reggenti presiedono le riunioni del Consiglio e del Congresso di Stato (l’esecutivo), che è composto da non più di dieci membri (segretari di Stato) scelti dal Consiglio. Gli osservatori hanno giudicato le elezioni parlamentari che si sono tenute nel 2016 in generale libere e corrette.

Le autorità civili esercitano un controllo effettivo sulle forze di sicurezza.

Fra le problematiche di maggior rilievo per quanto riguarda i diritti umani figurano le accuse di corruzione contro ex esponenti politici di primo piano eletti.

Lo Stato prende misure per indagare e punire politici eletti   accusati di abusi.

Sezione 1. Rispetto dell’integrità della persona, inclusa la garanzia di non incorrere in:

a. Esecuzioni arbitrarie e altre uccisioni illegali o dettate da motivazioni politiche

Non sono stati registrati casi di esecuzioni arbitrarie o illegali da parte dello Stato o di suoi rappresentanti.

b. Sparizioni

Non sono stati registrati casi di sparizioni a opera o per conto delle autorità pubbliche.

c. Torture e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti

La legge vieta pratiche di questo genere e non sono stati registrati casi di pubblici ufficiali che vi abbiano fatto ricorso.

Condizioni delle prigioni e delle strutture detentive

Non si è avuta alcuna notizia di fatti rilevanti per i diritti umani rispetto alle condizioni delle prigioni e delle strutture detentive.

Condizioni fisiche: non risultano problemi significativi rispetto alle condizioni fisiche delle prigioni e delle strutture detentive. A differenza del 2016, non sono state registrate lamentele riguardo alle strutture e alle condizioni delle prigioni.

Vigilanza indipendente: il Governo permette a osservatori indipendenti e organizzazioni internazionali di visitare le prigioni.

d. Arresti o detenzioni arbitrarie

La legge proibisce gli arresti e le detenzioni arbitrarie e garantisce a ogni individuo il diritto di contestare in tribunale la legalità del proprio arresto o detenzione, e il Governo in generale rispetta queste disposizioni.

Ruolo della polizia e degli apparati di sicurezza

La Polizia civile è sottoposta al controllo della Segreteria di Stato per gli Affari interni. La Gendarmeria e la Guardia di rocca (corpi militari) sono sottoposte al controllo dei capitani reggenti quando eseguono mansioni legate all’ordine pubblico e alla sicurezza, mentre la Segreteria di Stato per gli Affari esteri e politici sovrintende alle funzioni amministrative (come la gestione del personale e dell’equipaggiamento). La Gendarmeria è sottoposta al controllo del tribunale quando svolge funzioni di polizia giudiziaria. Il Congresso militare fa rispettare la disciplina militare.

Le autorità civili mantengono un controllo effettivo sulla Polizia civile, sulla Gendarmeria e sulla Guardia di rocca; lo Stato dispone di meccanismi efficaci per individuare e punire casi di abusi e corruzione. Il commissario della legge indaga e persegue ogni notizia di attività criminale nel Paese, incluse le uccisioni compiute dalle forze di sicurezza. Non sono stati registrati casi di reati impuniti riguardanti le forze di sicurezza.

Procedure di arresto e trattamento dei detenuti

Tranne nei casi in cui qualcuno viene sorpreso e arrestato mentre sta commettendo un presunto reato, per arrestare una persona è necessario un mandato basato su prove sufficienti ed emesso da un funzionario autorizzato. Non sono stati registrati casi di individui detenuti dalle autorità in segreto o senza l’autorizzazione di un magistrato. Le forze dell’ordine informano immediatamente i detenuti delle accuse a loro carico. Esiste un efficace sistema di libertà su cauzione. Le autorità garantiscono ai detenuti la possibilità di incontrare subito i familiari e un avvocato di fiducia. Lo Stato fornisce assistenza legale alle persone indigenti e non sono stati registrati casi in cui tale disposizione sia stata soggetta a restrizioni. La legge stabilisce che una persona arrestata sia detenuta in carcere o in una struttura di cura, oppure agli arresti domiciliari. Inoltre, le autorità possono ordinare all’arrestato di rimanere nel Paese in attesa del processo. Non sono stati registrati casi di persone arrestate o trattenute dalle autorità senza poter comunicare con l’esterno.

Capacità del detenuto di contestare la legittimità della detenzione di fronte a un tribunale: la legge garantisce al detenuto il diritto a un pronunciamento da parte di un giudice in merito alla legalità della sua detenzione. e le autorità in genere rispettano tale diritto. Una persona che viene arrestata o incarcerata può presentare appello di fronte a un giudice d’appello penale entro 10 giorni dalla notifica o esecuzione della misura in questione. La decisione del giudice penale d’appello può essere impugnata entro 30 giorni di fronte al giudice di appello più alto, che decide sulla legittimità della misura. Una persona che viene arrestata o incarcerata può ottenere un pronto rilascio se viene stabilito che la detenzione era illegale.

e. Negazione del diritto a un processo pubblico ed equo

La legge garantisce l’indipendenza del potere giudiziario e in generale il Governo rispetta l’indipendenza e l’imparzialità della magistratura.

Procedure processuali

La legge garantisce il diritto a un processo equo e pubblico, e una magistratura indipendente in generale fa rispettare tale diritto. La legge garantisce la presunzione di innocenza e impone alle autorità di informare gli imputati in maniera rapida e dettagliata delle accuse contro di loro. Gli imputati hanno diritto ad avere un processo equo e pubblico, senza indebiti ritardi. Gli imputati hanno il diritto di presenziare alle udienze e consultarsi con un avvocato durante ogni fase dell’indagine. Lo Stato garantisce a proprie spese l’assistenza legale per le persone indigenti. I processi sono presieduti da un giudice monocratico. Gli imputati hanno diritto a disporre di un tempo adeguato per preparare la propria difesa. Il servizio di interpretazione viene assicurato gratuitamente durante l’intero processo. Gli imputati possono interrogare i testimoni d’accusa e presentare testimoni e prove a loro discarico. Le autorità non possono costringere gli imputati a testimoniare o a confessare la propria colpevolezza. Gli imputati hanno diritto a due gradi di appello. La legge estende tali diritti a tutte le persone e non si sono registrati casi di gruppi a cui siano stati negati.

Prigionieri e detenuti politici

Non sono stati registrati casi di prigionieri o detenuti per ragioni politiche.

Procedure giudiziarie civili e risarcimenti

Le persone possono ottenere risarcimenti per violazioni dei diritti umani attraverso i tribunali nazionali. Sono previsti risarcimenti amministrativi e giudiziari per eventuali torti subiti, incluse violazioni dei diritti umani. I cittadini, una volta esaurite le possibilità di appello nei tribunali nazionali, possono rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell’uomo, per casi riguardanti presunte violazioni della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali da parte dello Stato,

f. Violazioni arbitrarie della privacy, dei diritti della famiglia, del domicilio o della corrispondenza

La legge proibisce questo tipo di azioni e non sono stati registrati casi in cui il Governo non abbia rispettato tali divieti.

Sezione 2. Rispetto delle libertà civili, fra cui:

a. Libertà di espressione, inclusa la libertà di stampa

La legge garantisce la libertà di espressione, inclusa la libertà di stampa, e in generale il Governo rispetta tali diritti. Una stampa indipendente, una magistratura efficiente e un sistema politico democratico funzionante concorrono insieme a promuovere la libertà di espressione, inclusa la libertà di stampa.

Libertà di espressione: le leggi dello Stato proibiscono la diffusione, attraverso qualsiasi mezzo, di idee basate sul concetto di superiorità razziale o sull’odio razziale o etnico, o di commettere, o incitare altri a commettere, atti discriminatori basati su razza, etnia, nazionalità, religione o orientamento sessuale. Non sono stati registrati casi di procedimenti penali avviati sulla base di queste leggi.

Libertà di stampa e di informazione: La legge che regola i mezzi di informazione e il lavoro dei professionisti del settore ha istituito l’Autorità garante per l’informazione, che ha la facoltà di imporre sanzioni (incluse ammende) a quei giornalisti e mezzi di informazione che violano il codice deontologico degli operatori dell’informazione. Il 31 luglio è stato approvato un decreto delegato per l’applicazione del codice deontologico.

Libertà di accesso a internet

Il Governo non ha ristretto o interrotto l’accesso alla Rete, né ha censurato contenuti telematici; non sono stati registrati casi di controllo di comunicazioni private telematiche da parte dello Stato senza apposita autorizzazione legale. Secondo l’Unione internazionale delle telecomunicazioni, nel 2016 il 75 per cento della popolazione usava internet.

Libertà di ricerca e di eventi culturali

Non sono stati registrati casi di limitazioni della libertà di ricerca o di eventi culturali da parte dello Stato.

b. Libertà di riunione pacifica e di associazione

La legge garantisce la libertà di riunione pacifica e di associazione e in generale il Governo rispetta tali diritti.

c. Libertà di culto

Si veda l’International Religious Freedom Report del dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America all’indirizzo:

d. Libertà di movimento:

La legge garantisce la libertà di spostarsi all’interno del Paese, di viaggiare all’estero, di emigrare e di tornare in patria, e in generale il Governo rispetta questi diritti.

Anche se la Repubblica di San Marino non è un Paese firmatario della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati, Il Governo collabora con l’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e con altre organizzazioni umanitarie per fornire protezione e assistenza ai rifugiati, ai richiedenti asilo, agli apolidi e alle altre categorie assimilabili. Nel corso dell’anno è stato registrato soltanto un caso.

Protezione dei rifugiati

Accesso al diritto d’asilo: Il Governo può concedere lo status di rifugiato o l’asilo politico attraverso un decreto.

Sezione 3. Libertà di partecipare al processo politico

La legge garantisce ai cittadini la possibilità di cambiare Governo, e i cittadini esercitano tale diritto attraverso elezioni libere e corrette, a suffragio universale.

Elezioni e partecipazione politica

Elezioni recenti: Gli osservatori hanno giudicato in generale le elezioni parlamentari nazionali del 2016 libere e corrette.

Partecipazione delle donne e delle minoranze: nessuna legge limita la partecipazione delle donne e dei membri delle minoranze al processo politico, e queste categorie vi prendono effettivamente parte.

Nessuna donna è presente nell’attuale Governo, anche se i due capitani reggenti eletti per il periodo dal 1° aprile al 1° ottobre erano entrambe donne.

Sezione 4. Corruzione e mancanza di trasparenza nell’amministrazione pubblica

La legge prevede sanzioni penali per la corruzione dei pubblici ufficiali e il Governo in generale applica con efficacia queste leggi.

Corruzione: sono stati registrati alcuni casi di corruzione nel corso dell’anno. Il 29 giugno il commissario della legge (tribunale di primo grado) ha condannato 17 persone, in maggioranza ex esponenti politici di primo piano (8 ex segretari di Stato e 5 ex capitani reggenti) per corruzione, tangenti, riciclaggio e reati analoghi.

Trasparenza finanziaria: per i funzionari pubblici, non esiste alcun obbligo di divulgare la propria situazione finanziaria. La legge impone ai candidati in corsa per una carica elettiva di divulgare il reddito dell’anno precedente e il patrimonio detenuto o gli investimenti effettuati in società private.

Sezione 5. Atteggiamento del Governo riguardo a inchieste internazionali e di organizzazioni non governative su presunte violazioni dei diritti umani

Diverse organizzazioni nazionali e internazionali per i diritti umani in generale svolgono la loro attività senza alcuna restrizione da parte del Governo, indagando e pubblicando le loro scoperte su casi di violazioni dei diritti umani. I funzionari pubblici hanno un atteggiamento attento e collaborativo nei confronti di questi gruppi.

Sezione 6. Discriminazioni e abusi da parte della società e traffico di persone

Donne

Stupri e violenze domestiche: lo stupro, incluso lo stupro coniugale, è un reato penale e il Governo persegue con efficacia i responsabili di tali reati. La pena prevista per lo stupro va dai 2 ai 6 anni di reclusione (dai 4 ai 10 anni in presenza di circostanze aggravanti).

La legge proibisce le violenze domestiche e il Governo fa rispettare con efficacia tali disposizioni. Le violenze domestiche costituiscono un reato penale. La pena prevista va dai 2 ai 6 anni di reclusione (dai 4 agli 8 anni in presenza di circostanze aggravanti). Nei primi 9 mesi dell’anno le autorità hanno registrato un caso di stalking contro un ex partner e nessun caso di stupro.

Molestie sessuali: il Governo ha fatto rispettare con efficacia la legge che vieta le molestie sessuali. Nel corso dei primi 9 mesi dell’anno è stata registrata una condanna per questo reato.

Controllo coercitivo della crescita demografica: non sono stati registrati casi di aborti forzati, sterilizzazioni obbligatorie o altri metodi di controllo coercitivo della crescita demografica. Stime sulla mortalità materna e l’uso dei metodi di contraccezione sono disponibili all’indirizzo: www.who.int/reproductivehealth/publications/monitoring/maternal-mortality-2015/en/.

Discriminazioni: la legge stabilisce gli stessi diritti per uomini e donne. La legge sulle violenze e gli abusi domestici proibisce anche qualsiasi discriminazione fondata sul genere.

Minori

Iscrizione all’anagrafe: la cittadinanza si ottiene attraverso lo jus sanguinis (perché si è figli di un cittadino o di una cittadina sammarinese) o attraverso lo jus soli (perché si è nati sul territorio del Paese) nel caso in cui entrambi i genitori siano ignoti o apolidi. Le nascite devono essere registrate entro 10 giorni.

Abusi ai danni di minori: le autorità hanno registrato due casi di molestie sessuali ai danni di minori. Il Governo combatte con efficacia questi abusi.

Matrimoni precoci e matrimoni forzati: l’età minima prescritta dalla legge per potersi sposare è di 18 anni. In casi particolari, tuttavia, un giudice può autorizzare il matrimonio di minori che abbiano compiuto almeno 16 anni.

Sfruttamento sessuale ai danni di minori: la legge proibisce la pornografia minorile, comprese esibizioni, opere e materiali a sfondo sessuale in cui compaiano minorenni, e punisce chiunque commerci o diffonda in qualunque modo materiale pedopornografico. La legge punisce chi fornisce informazioni finalizzate all’adescamento e allo sfruttamento sessuale di persone con meno di 18 anni, l’età minima per il consenso sessuale. Le autorità fanno rispettare la legge.

Sottrazione internazionale di minori: il Paese aderisce alla Convenzione dell’Aja del 1980 sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori. Si veda l’Annual Report on International Parental Child Abduction del dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America all’indirizzo: travel.state.gov/content/childabduction/en/legal/compliance.html.

Antisemitismo

La popolazione ebraica è esigua. Nel corso dei primi 9 mesi dell’anno non sono stati registrati episodi di antisemitismo.

Traffico di persone

Nel corso dei primi 9 mesi dell’anno non si è avuta nessuna notizia confermata che indichi che San Marino sia un luogo di origine, di destinazione o di transito per vittime del traffico di persone.

Persone con disabilità

La legge vieta le discriminazioni contro persone affette da disabilità fisiche, sensoriali, intellettuali e mentali. Il Governo in generale ha fatto rispettare questi divieti efficacemente, ma non tutti gli edifici pubblici sono accessibili a persone con disabilità fisiche. La Commissione sammarinese sulle disabilità ha presentato numerose richieste per l’attuazione da parte delle autorità delle leggi approvate nel 2015 per tutelare i diritti delle persone con disabilità. Nel corso dei primi 9 mesi dell’anno non sono stati registrati casi di discriminazioni contro persone con disabilità.

Atti di violenza, discriminazioni e altri abusi basati sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere

La legge vieta discriminazioni basate sul sesso o sulla condizione personale, economica, sociale, politica o religiosa di un individuo. Queste leggi si applicano anche alle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender. La legge non fa alcun riferimento alle persone intersessuali.

La legge stabilisce che quando una persona commette un reato motivato da ostilità verso l’orientamento sessuale della vittima, i tribunali devono considerare tale motivazione come una circostanza aggravante, al momento di comminare la pena. La legge vieta alle persone di commettere o incitare altri a commettere atti discriminatori basati sull’orientamento sessuale.

Sezione 7. Diritti dei lavoratori

a. Libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva

Il Governo fa rispettare le leggi applicabili senza ritardi e sollecitazioni. Non sono disponibili dati relativi all’adeguatezza delle risorse, alle ispezioni, alle misure di riparazione, alle procedure giudiziarie e amministrative e alle pene per le violazioni.

Lo Stato e i datori di lavoro in generale rispettano la libertà di associazione e il diritto di condurre contrattazioni collettive. Le organizzazioni dei lavoratori sono indipendenti dal Governo e dai partiti politici. Nel corso dei primi 9 mesi dell’anno non sono stati registrati casi di interferenze governative nelle attività sindacali, tentativi di sciogliere organizzazioni sindacali o uso eccessivo della forza per mettere termine a scioperi o proteste. Nel corso dei primi 9 mesi dell’anno non sono stati registrati casi di discriminazioni antisindacali.

b. Divieto di lavoro forzato o coatto

La legge proibisce qualsiasi forma di lavoro forzato o coatto e il Governo fa rispettare efficacemente questa norma. Le risorse, gli sforzi di risanamento e le indagini messi in campo sembrano adeguati, anche se non sono disponibili dati sulle pene per le violazioni e la loro efficacia.

Secondo l’Ispettorato del lavoro, nel corso dell’anno non sono stati registrati casi di lavoro coatto.

c. Divieto di lavoro minorile ed età lavorativa minima

L’età lavorativa minima è di 16 anni. Per i ragazzi fra i 16 e i 18 anni la legge non pone alcun limite alle attività lavorative legali. I minorenni non possono fare straordinari e non possono lavorare più di otto ore al giorno. Il Governo fa rispettare con efficacia le leggi contro il lavoro minorile e predispone risorse e controlli adeguati per le misure in tal senso. Nel corso dei primi 9 mesi dell’anno l’Ispettorato del lavoro non ha registrato nessun caso di lavoro minorile.

Il Governo ha fatto rispettare con efficacia le leggi e le misure per proteggere i minori dallo sfruttamento sul luogo di lavoro.

d. Discriminazioni nell’impiego e nella professione

La legge proibisce le discriminazioni nell’impiego e nella professione basate su razza, colore della pelle, sesso, religione, idee politiche, origine nazionale o cittadinanza, origine sociale, disabilità, orientamento sessuale o identità di genere, età, lingua, condizione di sieropositività o altre malattie trasmissibili. Il Governo fa rispettare con efficacia queste leggi e norme. Nel corso dei primi 9 mesi dell’anno non sono stati registrati ufficialmente casi di discriminazioni nell’impiego o nella professione.

e. Condizioni di lavoro accettabili

Non esiste un salario minimo nazionale. Esistono salari minimi diversi per i vari settori industriali. Il salario minimo per il lavoratore di categoria più bassa nel settore dei servizi (la categoria peggio retribuita) è di 9,84 euro. Non esistono stime ufficiali della soglia di povertà: tuttavia, gli individui che hanno uno stipendio annuale inferiore a 8.500 euro possono presentare domanda per ottenere un sussidio dallo Stato, che varia a seconda del grado di povertà; in media, ogni anno meno del 2 per cento della popolazione adulta presenta domanda per ottenere tale sussidio. Le persone a basso reddito, inoltre, possono presentare domanda per avere sussidi sociali.

La legge stabilisce che nel settore pubblico la settimana lavorativa è di 36 ore, mentre nel settore privato è di 37,5 ore, con 24 ore di riposo consecutivo a settimana obbligatorie per tutti. La legge prevede il diritto a ferie e permessi retribuiti, impone una retribuzione maggiore per le ore di straordinario e consente un massimo di 2 ore di straordinario al giorno. Gli straordinari eccessivi o forzati sono vietati dalla legge. Il Governo fissa i criteri da rispettare per la sicurezza e la salute sul lavoro.

In generale, il Governo fa rispettare efficacemente le leggi sul lavoro, ma ci sono casi, in particolare nel settore dell’edilizia e dell’industria metalmeccanica, in cui alcuni datori di lavoro non rispettano sempre le norme in materia di sicurezza, come ad esempio i limiti all’orario di lavoro e l’uso di dispositivi per la sicurezza personale. Le autorità non fanno rispettare le norme in materia di salute e sicurezza nel settore dell’economia sommersa. Nel corso dei primi 9 mesi dell’anno non sono stati registrati casi di infortuni gravi di lavoratori. Le sanzioni previste dalla legge vanno dalla multa all’arresto per reato colposo, e in genere sono sufficienti a scoraggiare le violazioni. L’Ispettorato del lavoro ha il compito di ricevere e indagare sulle denunce di violazioni delle norme relative alla salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. La Segreteria di Stato per l’Ambiente e il Servizio di protezione civile hanno il compito di vigilare sull’attuazione delle leggi in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro e di indagare sugli incidenti più gravi.