Rapporto 2020 sul rispetto dei diritti umani – San Marino

30 marzo 2021
Rapporto sul rispetto dei diritti umani – San Marino
(available in English)

SINTESI

La Repubblica di San Marino è una democrazia multipartitica. Due volte l’anno il Consiglio grande e generale (il Parlamento unicamerale eletto dal popolo) sceglie al proprio interno due capitani reggenti (che svolgono congiuntamente le funzioni di capo dello Stato). I capitani reggenti presiedono le riunioni del Consiglio e del Congresso di Stato (l’esecutivo), che è composto da non più di dieci membri (segretari di Stato) scelti dal Consiglio. Le elezioni parlamentari si sono tenute nel dicembre del 2019 e gli osservatori le hanno giudicate in generale libere e corrette.

La Polizia civile è sottoposta al controllo della Segreteria di Stato per gli Affari interni. La Gendarmeria (la forza di polizia nazionale) e la Guardia di rocca (le forze armate) sono sottoposte al comando dei capitani reggenti quando svolgono compiti legati all’ordine pubblico e alla sicurezza. La Segreteria di Stato per gli Affari esteri esercita il controllo sulle funzioni amministrative, come quelle relative al personale e all’equipaggiamento, e i tribunali esercitano il controllo sulla Gendarmeria quando svolge le funzioni di polizia giudiziaria. Le autorità civili esercitano un controllo effettivo sulle forze di sicurezza.

Non sono stati registrati casi rilevanti di violazioni dei diritti umani.

Il Governo dispone di procedure per identificare, indagare e perseguire penalmente i pubblici funzionari che dovessero rendersi responsabili di violazioni dei diritti umani.

Sezione 1. Rispetto dell’integrità della persona, inclusa la garanzia di non incorrere in:

a. Esecuzioni arbitrarie e altre uccisioni illegali o dettate da motivazioni politiche

Non sono stati registrati casi di esecuzioni arbitrarie o illegali commesse dallo Stato o da suoi rappresentanti.

b. Sparizioni

Non sono stati registrati casi di sparizioni a opera o per conto delle autorità pubbliche.

c. Torture e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti

La legge vieta pratiche di questo genere e non sono stati registrati casi di pubblici ufficiali che vi abbiano fatto ricorso.

Condizioni delle prigioni e delle strutture detentive

Non si è avuta alcuna notizia di fatti rilevanti per i diritti umani rispetto alle condizioni delle prigioni e delle strutture detentive.

Condizioni fisiche: non risultano problemi significativi rispetto alle condizioni materiali delle prigioni e delle strutture detentive.

Amministrazione: nessuna denuncia di maltrattamenti è stata presentata alle autorità.

Vigilanza indipendente: il Governo permette a osservatori indipendenti e organizzazioni internazionali di visitare le prigioni.

d. Arresti o detenzioni arbitrarie

La legge proibisce gli arresti e le detenzioni arbitrarie e garantisce a ogni individuo il diritto di contestare in tribunale la legalità del proprio arresto o detenzione. Il Governo in generale rispetta tali obblighi.

Procedure di arresto e trattamento dei detenuti

Tranne nei casi in cui qualcuno viene sorpreso e arrestato in presunta flagranza di reato, per arrestare una persona è necessario un mandato basato su prove sufficienti ed emesso da un funzionario autorizzato. Non sono stati registrati casi di individui detenuti dalle autorità in segreto o senza l’autorizzazione di un magistrato. Le forze dell’ordine informano immediatamente i detenuti delle accuse a loro carico. Esiste un efficace sistema di libertà su cauzione. Le autorità garantiscono ai detenuti la possibilità di incontrare subito i familiari e un avvocato di fiducia. Lo Stato fornisce assistenza legale alle persone indigenti e non sono stati registrati casi in cui tale disposizione sia stata soggetta a restrizioni. La legge stabilisce che una persona arrestata venga detenuta in carcere, in una struttura di cura oppure agli arresti domiciliari. Inoltre, le autorità possono ordinare all’arrestato di rimanere nel Paese in attesa del processo. Non sono stati registrati casi di persone arrestate o trattenute dalle autorità senza poter comunicare con l’esterno.

e. Negazione del diritto a un processo pubblico ed equo

La legge garantisce l’indipendenza del potere giudiziario e in generale il Governo rispetta l’indipendenza e l’imparzialità della magistratura. A febbraio le autorità hanno riformato il Consiglio giudiziario, un organismo composto da magistrati, parlamentari e dal segretario di Stato alla Giustizia che ha l’autorità di nominare, assegnare, trasferire, promuovere e imporre misure disciplinari a tutti coloro che ricoprono cariche giudiziarie.

Procedure processuali

La legge garantisce il diritto a un processo pubblico e imparziale, senza indebiti ritardi, e una magistratura indipendente in generale fa rispettare tale diritto. La legge garantisce la presunzione di innocenza e impone alle autorità di informare gli imputati in maniera rapida e dettagliata delle accuse contro di loro. Gli imputati hanno il diritto di presenziare alle udienze e consultarsi con un avvocato durante ogni fase dell’indagine. Lo Stato garantisce a proprie spese l’assistenza legale per le persone indigenti. I processi sono presieduti da un giudice monocratico. Gli imputati hanno diritto a disporre di un tempo adeguato per preparare la propria difesa. Il servizio di interpretazione viene assicurato gratuitamente durante l’intero processo. Gli imputati possono interrogare i testimoni d’accusa e presentare testimoni e prove a proprio discarico.

Le autorità non possono costringere gli imputati a testimoniare o a confessare la propria colpevolezza. Gli imputati hanno diritto a due gradi di appello.

Prigionieri e detenuti politici

Non sono stati registrati casi di prigionieri o detenuti per ragioni politiche.

Procedure giudiziarie civili e risarcimenti

Le persone possono ottenere risarcimenti per violazioni dei diritti umani attraverso i tribunali nazionali. Sono previsti risarcimenti amministrativi e giudiziari per eventuali illeciti subiti, incluse violazioni dei diritti umani. I cittadini, una volta esaurite le possibilità di appello nei tribunali nazionali, possono rivolgersi, per casi riguardanti presunte violazioni della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali da parte dello Stato, alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

f. Violazioni arbitrarie della privacy, dei diritti della famiglia, del domicilio o della corrispondenza

La legge proibisce questo tipo di azioni e non sono stati registrati casi in cui il Governo non abbia rispettato tali divieti.

Sezione 2. Rispetto delle libertà civili, fra cui:

a. Libertà di espressione, inclusa la libertà di stampa

La legge garantisce la libertà di espressione, inclusa la libertà di stampa, e in generale il Governo rispetta tale diritto. Una stampa indipendente, una magistratura efficiente e un sistema politico democratico funzionante concorrono insieme a promuovere la libertà di espressione, inclusa la libertà di stampa.

Libertà di parola: le leggi dello Stato proibiscono la diffusione, attraverso qualsiasi mezzo, di idee basate sul concetto di superiorità razziale o sull’odio razziale o etnico, o di commettere, o incitare altri a commettere, atti discriminatori basati su razza, etnia, nazionalità, religione o orientamento sessuale. Non sono stati registrati casi di procedimenti penali avviati sulla base di queste leggi.

Libertà di stampa e dei mezzi di informazione, inclusi quelli telematici: la legge che regola i mezzi di informazione e il lavoro dei professionisti del settore ha istituito l’Autorità garante per l’informazione, che ha la facoltà di imporre sanzioni (incluse ammende) a quei giornalisti e mezzi di informazione che violano il codice deontologico degli operatori dell’informazione. Le pubblicazioni telematiche, come i blog o i messaggi sui social media gestiti o scritti da singoli individui, associazioni o partiti non vengono considerate parte della stampa e pertanto non sono interessate da questa legge. A ottobre l’Autorità garante per l’informazione ha manifestato la propria inquietudine per l’iniziativa dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, che ha chiesto a un giornalista di svelare la propria fonte minacciando di adottare misure punitive se la richiesta non fosse stata accolta entro il termine di cinque giorni. L’Autorità garante per l’informazione ha dichiarato di voler denunciare l’incidente agli organismi internazionali che si occupano di tutelare la libertà di stampa.

I giornalisti sono rappresentati all’interno dell’Autorità garante per l’informazione, che ha il compito di far rispettare il codice deontologico tra i professionisti dell’informazione.

Libertà di accesso a internet

Il Governo non ha ristretto o interrotto l’accesso alla Rete, né ha censurato contenuti online; non sono stati registrati casi di controllo delle comunicazioni private per via telematica da parte dello Stato senza apposita autorizzazione legale.

Libertà di ricerca e di eventi culturali

Non sono stati registrati casi di limitazioni della libertà di ricerca o di eventi culturali da parte dello Stato.

b. Libertà di riunione pacifica e di associazione

La legge garantisce la libertà di riunione pacifica e di associazione e in generale il Governo rispetta tali diritti.

c. Libertà di culto

Si veda l’International Religious Freedom Report del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America all’indirizzo https://www.state.gov/religiousfreedomreport/.

d. Libertà di movimento:

La legge garantisce la libertà di spostarsi all’interno del Paese, di viaggiare all’estero, di emigrare e di tornare in patria, e in generale il Governo rispetta questi diritti.

e. Status e trattamento degli sfollati interni

Non applicabile.

f. Protezione dei rifugiati

Anche se la Repubblica di San Marino non è un Paese firmatario della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati, Il Governo collabora con l’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e con altre organizzazioni umanitarie per fornire protezione e assistenza ai rifugiati, ai richiedenti asilo, agli apolidi e ad altre categorie assimilabili.

Accesso al diritto d’asilo: il Governo può concedere lo status di rifugiato o l’asilo politico attraverso un decreto.

Sezione 3. Libertà di partecipare al processo politico

La legge garantisce ai cittadini la possibilità di cambiare Governo, e i cittadini esercitano tale diritto attraverso elezioni libere e corrette, a suffragio universale.

Elezioni e partecipazione politica

Elezioni recenti: gli osservatori hanno giudicato le elezioni parlamentari che si sono tenute nel dicembre del 2019 in generale libere e corrette.

Partecipazione delle donne e di membri di gruppi minoritari: nessuna legge limita la partecipazione delle donne e dei membri di gruppi minoritari al processo politico, e le suddette categorie vi prendono effettivamente parte. Le donne rappresentano il 10 per cento delle posizioni ministeriali e fra aprile e settembre uno dei due Capitani reggenti è stata una donna.

Sezione 4. Corruzione e mancanza di trasparenza nell’amministrazione pubblica

La legge prevede sanzioni penali per la corruzione dei pubblici ufficiali e il Governo in generale ha applicato con efficacia queste leggi. Non sono stati registrati casi di corruzione all’interno dello Stato.

Trasparenza finanziaria: per i funzionari pubblici non esiste alcun obbligo specifico di divulgare la propria situazione finanziaria. La legge impone ai candidati in corsa per una carica elettiva di divulgare il reddito dell’anno precedente e il patrimonio detenuto o gli investimenti effettuati in società private.

Sezione 5. Atteggiamento del Governo riguardo a inchieste internazionali e di organizzazioni non governative su presunte violazioni dei diritti umani

Diverse organizzazioni nazionali e internazionali per i diritti umani in generale svolgono la loro attività senza alcuna restrizione da parte del Governo, indagando e pubblicando le loro scoperte su casi di violazioni dei diritti umani. I funzionari pubblici hanno spesso mostrato un atteggiamento collaborativo nei confronti di questi gruppi e prestano attenzione ai loro pareri.

Sezione 6. Discriminazioni e abusi da parte della società e traffico di persone

Donne

Stupri e violenze domestiche: lo stupro, incluso lo stupro coniugale, è un reato penale e il Governo persegue con efficacia le persone responsabili di tali reati. La pena prevista per lo stupro va dai 2 ai 6 anni di reclusione. Nei primi 10 mesi dell’anno non è stato registrato nessun caso di stupro o violenze domestiche. Non sono ancora disponibili dati sui casi di stupro o violenze domestiche per i primi 11 mesi dell’anno.

La legge proibisce le violenze domestiche e il Governo fa rispettare con efficacia tali disposizioni. Le violenze domestiche costituiscono un reato penale: la pena prevista va dai 2 ai 6 anni di reclusione. In presenza di circostanze aggravanti, la pena prevista va dai 4 agli 8 anni di reclusione.

A ottobre diverse istituzioni locali hanno lanciato una app contro le violenze domestiche.

Molestie sessuali: il Governo fa rispettare con efficacia la legge che vieta le molestie sessuali.

Controllo coercitivo della crescita demografica: non sono stati registrati casi di aborti forzati o sterilizzazioni obbligatorie da parte delle autorità pubbliche.

Discriminazioni: la legge stabilisce per uomini e donne gli stessi diritti. La legge sulle violenze e gli abusi domestici proibisce anche qualsiasi discriminazione fondata sul genere.

Minori

Iscrizione all’anagrafe: la cittadinanza si ottiene da ognuno dei due genitori, anche se adottivi, o perché si è nati sul territorio del Paese, nel caso in cui entrambi i genitori siano ignoti o apolidi. Le nascite devono essere registrate entro 10 giorni.

Matrimoni precoci e matrimoni forzati: l’età minima prescritta dalla legge per potersi sposare è 18 anni, ma in casi particolari un giudice può autorizzare il matrimonio di minori che abbiano compiuto almeno 16 anni di età.

Sfruttamento sessuale ai danni di minori: la legge proibisce la pornografia minorile, comprese esibizioni, opere e materiali a sfondo sessuale in cui compaiano minorenni, e punisce chiunque commerci o diffonda in qualunque modo materiale pedopornografico. La legge punisce chi fornisce informazioni finalizzate all’adescamento e allo sfruttamento sessuale di persone con meno di 18 anni, l’età minima per il consenso sessuale. La pena prevista per questo tipo di reato va dai 2 ai 6 anni di reclusione; la pena sale dai 4 ai 10 anni se il reato implica un rapporto sessuale o se è stato commesso a danno di un minore con meno di 14 anni di età, o meno di 18 anni di età se affetto da disabilità fisiche o mentali.

Sottrazione internazionale di minori: il Paese aderisce alla Convenzione dell’Aja del 1980 sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori. Si veda l’Annual Report on International Parental Child Abduction del dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America all’indirizzo: https://travel.state.gov/content/travel/en/International-Parental-Child-Abduction/for-providers/legal-reports-and-data/reported-cases.html.

Antisemitismo

La popolazione ebraica è esigua. Non sono stati registrati episodi di antisemitismo.

Traffico di persone

Non si è avuta nessuna notizia confermata che indichi che il Paese sia un luogo di origine, di destinazione o di transito per vittime del traffico di persone.

Persone con disabilità

La legge vieta le discriminazioni contro persone affette da disabilità fisiche, sensoriali, intellettuali e mentali. Il Governo in generale ha fatto rispettare questi divieti efficacemente, ma non tutti gli edifici pubblici sono accessibili alle persone con disabilità fisiche. Non sono stati registrati casi di discriminazioni ai danni di persone con disabilità.

Atti di violenza, criminalizzazione e altri abusi basati sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere

La legge vieta discriminazioni basate sul sesso o sull’orientamento sessuale, sulla condizione personale, economica, sociale, politica o religiosa di un individuo. A giugno è stato introdotto, attraverso un emendamento alle leggi fondamentali del Paese, il divieto specifico di operare discriminazioni basate sull’orientamento sessuale. Questo emendamento fa seguito alla legalizzazione delle unioni civili, anche per coppie dello stesso sesso, approvata dal Consiglio grande e generale nel 2018.

La legge stabilisce che quando una persona commette un reato motivato da ostilità verso l’orientamento sessuale della vittima, i tribunali devono considerare tale motivazione come una circostanza aggravante al momento di comminare la pena. La legge vieta alle persone di commettere o incitare altri a commettere atti discriminatori basati sull’orientamento sessuale.

Sezione 7. Diritti dei lavoratori

a. Libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva

La legge sancisce il diritto dei lavoratori di costituire organizzazioni sindacali indipendenti e di aderirvi, di condurre contrattazioni collettive e di scioperare nei termini previsti dalla legge. La legge vieta le discriminazioni antisindacali e impone il reintegro dei lavoratori licenziati per attività sindacali. Alcune limitazioni definite dalla legge si applicano agli scioperi che riguardano “servizi pubblici essenziali”, come sanità, scuola e trasporti. Il Governo applica efficacemente queste norme, senza ritardi. Le leggi sono soggette ad appello e le sanzioni sono proporzionate a quelle previste per violazioni analoghe. Le sanzioni includono ammende e, in caso di recidiva, l’interdizione dall’attività professionale.

Lo Stato e i datori di lavoro in generale rispettano la libertà di associazione e il diritto di condurre contrattazioni collettive. Le organizzazioni dei lavoratori sono indipendenti dal Governo e dai partiti politici. Nel corso dei primi 11 mesi dell’anno non sono stati registrati casi di interferenze governative nelle attività sindacali, tentativi di sciogliere organizzazioni sindacali o uso eccessivo della forza per mettere termine a scioperi o proteste, né si è avuta notizia di casi di discriminazioni antisindacali.

b. Divieto di lavoro forzato o coatto

La legge proibisce qualsiasi forma di lavoro forzato o coatto e il Governo fa rispettare efficacemente questa norma. Le risorse, le misure di riparazione giudiziaria e le indagini messe in campo appaiono adeguate ed efficaci, anche se non sono disponibili dati sulle pene previste per le violazioni.

Secondo l’Ispettorato del lavoro, non sono stati registrati casi di lavoro coatto.

c. Divieto di lavoro minorile ed età lavorativa minima

La legge proibisce le forme più gravi di lavoro minorile. L’età lavorativa minima è di 16 anni e la legge esclude i minori di età compresa fra i 16 e i 18 anni dalle attività lavorative più rischiose. I minorenni non possono lavorare per più di otto ore al giorno e non possono fare straordinari. Il Governo fa rispettare con efficacia le leggi contro il lavoro minorile e predispone risorse e controlli adeguati in tal senso. Le sanzioni sono proporzionate a quelle previste per reati analoghi e le ispezioni sono sufficienti a garantire l’osservanza della legge. Nel corso dei primi 11 mesi dell’anno l’Ispettorato del lavoro non ha ricevuto nessuna notizia di casi di lavoro minorile.

d. Discriminazioni nell’impiego e nella professione

La legge proibisce le discriminazioni nell’impiego e nella professione basate su razza, colore della pelle, sesso, religione, idee politiche, origine nazionale o cittadinanza, origine sociale, disabilità, orientamento sessuale o identità di genere, età, lingua, condizione di sieropositività o altre malattie trasmissibili. La legge stabilisce esplicitamente che un lavoro dello stesso valore dev’essere retribuito nella stessa misura. La legge non vieta specificamente discriminazioni sulla base del sesso nell’accesso al credito.

Il Governo fa rispettare efficacemente queste leggi e regolamenti e le sanzioni sono proporzionate a quelle previste per violazioni analoghe. Nel corso dei primi 11 mesi dell’anno non sono stati registrati ufficialmente casi di discriminazioni nell’impiego o nella professione.

e. Condizioni di lavoro accettabili

Non esiste un salario minimo nazionale. Esistono salari minimi diversi, più alti della soglia di povertà, per i vari settori industriali. In conseguenza della pandemia di covid-19, il Governo ha introdotto numerose misure di stimolo, fra cui una volta ad assicurare che le famiglie ricevano un reddito minimo, determinato dal numero di componenti della famiglia. I sindacati, tuttavia, hanno contestato questa misura definendola inadeguata, perché non copriva le necessità dei lavoratori e delle famiglie a basso reddito. Le persone a basso reddito possono presentare domanda per avere sussidi sociali.

La legge stabilisce che la settimana lavorativa standard è di 37,5 ore e proibisce di fare eccessivo ricorso agli straordinari e di obbligare il lavoratore a fare gli straordinari. La legge prevede il diritto a ferie retribuite e una retribuzione maggiore per gli straordinari.

Il Governo fissa criteri di sicurezza e salute appropriati per i principali settori. Le sanzioni previste dalla legge per chi non ottempera alle normative in materia di salute e sicurezza vanno dalla multa all’arresto, e in generale sono proporzionate a quelle previste per reati analoghi.

L’Ufficio del lavoro generalmente fa rispettare efficacemente le normative sul lavoro. L’Ispettorato del lavoro ha il compito di accogliere le denunce di violazioni delle norme relative alla salute e la sicurezza sul luogo di lavoro e condurre indagini. Gli ispettori (che sono in numero adeguato) hanno la responsabilità di individuare situazioni pericolose per i lavoratori e hanno il potere di effettuare ispezioni senza preavviso e comminare multe. La Segreteria di Stato per l’Ambiente e il Servizio di protezione civile hanno il compito di vigilare sull’attuazione delle leggi in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro e di indagare sugli incidenti più gravi. In generale le leggi vengono rispettate, ma alcuni datori di lavoro, in particolare nel settore dell’edilizia, non sempre rispettano le norme in materia di sicurezza, come ad esempio i limiti all’orario di lavoro e l’uso di dispositivi per la sicurezza personale. Le autorità non sempre fanno rispettare le norme in materia di salute e sicurezza nel settore dell’economia sommersa. Nel corso dei primi 11 mesi dell’anno non sono stati registrati casi di infortuni gravi di lavoratori.