29 Maggio 2018
Rapporto sulla libertà di religione nel mondo 2017
(available in English)
SAN MARINO
Sintesi
La legge proibisce le discriminazioni religiose, impedisce che vengano poste restrizioni alla libertà di religione e prevede misure per perseguire penalmente i reati basati sull’odio religioso. Un nuovo codice deontologico degli operatori dell’informazione vieta qualsiasi discriminazione basata sulla religione. In tutte le scuole pubbliche viene insegnata la religione cattolica, ma la legge garantisce il diritto di non usufruirne senza incorrere in alcuna sanzione. I contribuenti possono chiedere che il 3 per mille delle imposte sul reddito che versano allo Stato sia destinato alla Chiesa cattolica o ad altri gruppi religiosi registrati come organizzazioni senza scopo di lucro. I simboli cattolici rimangono comuni negli edifici pubblici.
A marzo alcune organizzazioni non governative (ONG) nazionali e internazionali hanno organizzato un convegno per promuovere la diversità religiosa, sociale e culturale, con il sostegno finanziario e di altra natura del Governo. Al convegno hanno preso parte, fra gli altri, autorità religiose cattoliche, ortodosse, ebraiche e musulmane.
In occasione delle loro periodiche visite nel Paese, funzionari del Consolato generale di Firenze hanno continuato a sottolineare, con importanti esponenti dell’amministrazione pubblica e della società civile, l’importanza della tolleranza religiosa.
Sezione I. Demografia religiosa
Il Governo statunitense stima la popolazione sammarinese in 33.500 individui (stima del luglio 2017). Il Governo sammarinese non fornisce dati statistici sull’entità dei diversi gruppi religiosi e i dati dei censimenti non specificano l’appartenenza religiosa: tuttavia, le autorità continuano a ritenere che la stragrande maggioranza della popolazione sia di religione cristiana cattolica. Fra gli altri gruppi religiosi figurano testimoni di Geova, Baha’i, musulmani, ebrei, cristiani ortodossi e cristiani valdesi. Secondo la segreteria di Stato per gli Affari esteri e politici, il numero di fedeli della Chiesa ortodossa, cresciuto negli ultimi anni per via dell’immigrazione dall’Europa orientale, rimane stabile.
Sezione II. Rispetto della libertà di religione da parte del Governo
Quadro giuridico
Le leggi costituzionali tutelano la libertà di religione e proibiscono discriminazioni su base religiosa e restrizioni alla libertà di religione, tranne quei casi in cui sia necessario tutelare l’ordine pubblico e il benessere generale. Il codice penale prevede pene detentive fra i 6 mesi e i 3 anni per qualsiasi atto discriminatorio, compresi quelli basati sulla religione. La discriminazione su base religiosa può inoltre rappresentare una circostanza aggravante per altri tipi di reati: in questi casi, le pene possono essere incrementate. La legge prevede misure per perseguire penalmente reati basati sull’odio religioso. La violazione delle disposizioni di legge sui reati di odio e l’incitamento all’odio contro gruppi religiosi possono essere sanzionati con pene detentive che vanno da 3 mesi a 1 anno.
Il 31 luglio i capitani reggenti (capi di Stato) hanno promulgato un nuovo codice deontologico per gli operatori dell’informazione, che è stato approvato dal Parlamento il 9 giugno. Il codice deontologico vieta agli operatori dell’informazione di generare e diffondere informazioni che possano risultare discriminanti verso qualcuno sulla base della religione e di molti altri fattori. Chiunque può presentare una segnalazione all’Autorità garante per l’informazione, che ha la facoltà di prendere misure disciplinari. Per una violazione del codice deontologico l’Autorità può disporre sanzioni che vanno dall’avvertimento alla censura, alla sospensione e/o alla cancellazione dai registri dei professionisti del settore. Queste sanzioni si aggiungono a quelle già previste dal codice penale per il reato di discriminazione basata sulla religione.
La legge consente ai contribuenti di destinare il 3 per mille delle imposte che versano sul reddito alla Chiesa cattolica o ad altri gruppi religiosi o istituzioni caritatevoli registrati come organizzazioni senza scopo di lucro. Le organizzazioni religiose devono essere legalmente riconosciute dal Tribunale di San Marino per godere di questo beneficio. Per ottenere il riconoscimento legale, devono dimostrare di svolgere attività senza scopo di lucro e presentare rapporti annuali. Il tribunale può condurre periodicamente ispezioni e verifiche dei conti delle organizzazioni, richiedere la presentazione di documentazione aggiuntiva e indagare su denunce sporte da membri dell’organizzazione o soggetti esterni. Se un contribuente sceglie di destinare il suo 3 per mille a un gruppo non ancora registrato, le autorità tributarie contattano il gruppo in questione per verificarne la legittimità e controllare i suoi rendiconti finanziari.
Non esistono scuole religiose private e la legge impone l’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche. Viene offerto solo l’insegnamento della religione cattolica. I programmi scolastici approvati dallo Stato includono comparazioni fra il cristianesimo e altre religioni e fra la Bibbia e altri testi religiosi. Gli insegnanti sono scelti dalla Chiesa e possono essere sia religiosi che laici. L’insegnamento della religione è finanziato dallo Stato. La legge garantisce inoltre agli studenti la possibilità di non usufruire dell’insegnamento della religione senza incorrere in alcuna sanzione. Gli studenti (o i genitori, se gli studenti hanno meno di 18 anni), devono scegliere di non usufruire dell’insegnamento della religione all’inizio di ogni anno scolastico.
La Repubblica di San Marino non fa parte della Convenzione internazionale sui diritti civili e politici.
Comportamento delle autorità
Nel 2015, l’ultimo anno per il quale siano disponibili dati, 130 organizzazioni senza scopo di lucro, fra cui la Chiesa cattolica, una serie di associazioni cattoliche, i testimoni di Geova e un’associazione cristiana ortodossa, ricevevano contributi pubblici in accordo con la legge.
I simboli cattolici rimangono comuni negli edifici pubblici. Nelle aule di tribunale e negli uffici pubblici continuano a essere appesi alle pareti dei crocifissi. Il Governo continua a gestire un luogo pubblico di “meditazione e preghiera” nella capitale, a disposizione dei fedeli di qualsiasi religione.
Ad aprile il Governo ha organizzato, insieme ad altri, un seminario d’alto livello del Consiglio d’Europa sulla libertà di religione a Strasburgo, dove il segretario di Stato per gli Affari esteri e politici e la giustizia Nicola Renzi ha tenuto un discorso in cui sottolineava l’importanza del dialogo interreligioso e il rispetto del culto, per garantire la libertà religiosa dei migranti.
Sezione III. Rispetto della libertà di religione all’interno della società
Il 16 marzo alcune ONG, in maggioranza sammarinesi, ma in alcuni casi anche internazionali, hanno organizzato un convegno per promuovere la diversità religiosa, sociale e culturale. Hanno preso parte al convegno, fra gli altri, l’arcivescovo di Bologna, il capo della Chiesa ortodossa in Italia, il rabbino di Ferrara e rappresentanti di organizzazioni musulmane in Italia. Il Governo e i capitani reggenti hanno fornito sostegno finanziario e di altra natura all’evento.
Sezione IV. LE POLITICHE E L’IMPEGNO DEL GOVERNO STATUNITENSE
In occasione di visite periodiche, il console generale di Firenze e altri rappresentanti del Consolato generale di Firenze hanno ribadito l’importanza della tolleranza religiosa con la segreteria di Stato per gli Affari esteri e politici.
I rappresentanti del Consolato, come negli scorsi anni, hanno continuato a discutere dell’importanza della tolleranza religiosa anche con rappresentanti della società civile, fra i quali i sindacati e la locale associazione Fratellanza San Marino-America.