Rapporto 2021 sulla libertà di religione nel mondo – San Marino

2 giugno 2022
Rapporto sulla libertà di religione nel mondo 2021
(available in English)

SAN MARINO

Sintesi

La legge proibisce le discriminazioni religiose e le restrizioni alla libertà di religione e prescrive misure per perseguire penalmente i reati basati sull’odio religioso. I gruppi religiosi riconosciuti dal Governo possono accedere ai contributi dell’imposta sul reddito, in base alle scelte effettuate dai singoli contribuenti. La legge impone l’insegnamento della religione cattolica in tutte le scuole pubbliche, ma garantisce il diritto di non usufruirne senza incorrere in alcuna sanzione e prevede lezioni alternative di etica per gli studenti che scelgono di non avvalersene. I simboli cattolici rimangono comuni negli edifici pubblici. In un referendum che si è tenuto a settembre, gli elettori hanno approvato a schiacciante maggioranza la legalizzazione dell’aborto, ma alla fine dell’anno il Consiglio grande e generale non aveva ancora approvato una legge che renda possibile effettuare aborti. La Chiesa cattolica si è opposta con forza a questa legge. Il vicario generale della diocesi cattolica del Paese, monsignor Elio Ciccioni, ha detto di essere deluso per il risultato del referendum e di sperare che la legge, una volta approvata, sia meno “permissiva” rispetto al testo approvato dagli elettori.

Non sono stati registrati, a livello sociale, casi rilevanti di iniziative tali da ledere la libertà di religione.

In occasione di visite e conversazioni telefoniche, il Consolato generale di Firenze ha discusso, nei suoi incontri con funzionari della segreteria di Stato per gli Affari esteridell’importanza della tolleranza religiosa.

Sezione I. Demografia religiosa

Il Governo statunitense stima la popolazione sammarinese complessiva in 34.000 individui (a metà 2021). Anche se non fornisce dati statistici sull’entità dei diversi gruppi religiosi, il Governo sammarinese riporta che la stragrande maggioranza della popolazione è cristiana cattolica. Fra gli altri gruppi religiosi, figurano testimoni di Geova, baha’i, musulmani, ebrei, cristiani ortodossi e cristiani valdesi. Secondo un rapporto del 2021 sulla libertà di religione nel Paese dell’organizzazione cattolica Aid to The Church in Need International, la popolazione è al 91,5 per cento cristiana, al 5,6 per cento agnostica, all’1,9 per cento atea e all’1 per cento di altre confessioni.

Sezione II. Rispetto della libertà di religione da parte del Governo

QUADRO GIURIDICO

La Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali, che svolge la funzione di testo costituzionale, tutela la libertà di religione e proibisce ogni discriminazione su base religiosa e ogni restrizione della libertà di religione, tranne quei casi in cui sia necessario tutelare l’ordine pubblico e il benessere generale. Il codice penale prevede pene detentive fra i 6 mesi e i 3 anni per qualsiasi atto discriminatorio, compresi quelli basati sulla religione. La discriminazione su base religiosa può inoltre rappresentare una circostanza

aggravante per altri tipi di reati: in questi casi, le pene possono essere incrementate. La legge punisce i reati basati sull’odio e le affermazioni denigratorie nei confronti di gruppi religiosi: i trasgressori possono incorrere in pene detentive fra i 3 e i 12 mesi.

Un concordato sottoscritto nel 1992 fra il Governo e la Santa Sede garantisce ai cappellani cattolici la possibilità di fornire assistenza spirituale a pazienti d’ospedale, residenti di case di riposo e detenuti e fa riferimento all’istituzione di un fondo per sostenere attività umanitarie, assistenziali e sociali.

La legge vieta agli operatori dell’informazione di generare e diffondere informazioni che possano risultare discriminanti sulla base della religione e di altri fattori. Chiunque può presentare una segnalazione all’Autorità garante per l’informazione, un organismo pubblico che ha la facoltà di adottare misure disciplinari. Per una violazione del codice deontologico, l’Autorità può disporre sanzioni che vanno dall’avvertimento alla censura, alla sospensione e/o alla cancellazione dai registri dei professionisti del settore. Queste sanzioni si aggiungono a quelle già previste dal codice penale.

La legge consente ai contribuenti di destinare il 3 per mille delle imposte che versano sul reddito alla Chiesa cattolica o ad altri gruppi religiosi o istituzioni caritatevoli registrati come organizzazioni senza scopo di lucro. Non è necessario che i contribuenti appartengano al gruppo in questione per potergli destinare il 3 per mille. Le organizzazioni religiose devono essere legalmente riconosciute per godere di questo beneficio. Per ottenere il riconoscimento legale, devono dimostrare allo Stato di svolgere attività senza scopo di lucro e presentare rapporti annuali che includano il bilancio e la procedura che deve eseguire l’associazione per ottenere l’approvazione. Le autorità possono condurre periodicamente ispezioni e verifiche dei conti delle organizzazioni, richiedere la presentazione di documentazione aggiuntiva e indagare su denunce presentate da membri dell’organizzazione o soggetti esterni.

Non esistono scuole religiose private e la legge impone l’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche. È offerto solo l’insegnamento della religione cattolica. Un’aggiunta del 2018 al concordato sottoscritto con la Santa Sede garantisce all’insegnamento della religione cattolica lo stesso status delle altre materie insegnate nelle scuole. Il programma di insegnamento della religione cattolica include comparazioni fra il cristianesimo e altre religioni e fra la Bibbia e altri testi religiosi. Gli insegnanti sono scelti dalla Chiesa e possono essere sia religiosi che laici, e il loro stipendio è pagato dallo Stato. La legge garantisce inoltre agli studenti la possibilità di non avvalersi dell’insegnamento della religione senza incorrere in alcuna sanzione. Gli studenti (o i loro genitori, se gli studenti hanno meno di 18 anni) devono indicare la volontà di non usufruire dell’insegnamento della religione all’inizio di ogni anno scolastico. La legge impone agli studenti delle scuole primarie e secondarie che hanno scelto di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica di frequentare un insegnamento alternativo di “etica, cultura e società”.

San Marino fa parte della Convenzione internazionale sui diritti civili e politici.

COMPORTAMENTO DELLE AUTORITÀ

Secondo la segreteria di Stato per gli Affari esteri,, nel 2020, l’ultimo anno per il quale siano disponibili dati, 183 organizzazioni senza scopo di lucro (lo stesso numero dell’anno precedente) hanno ricevuto contributi pubblici in accordo con la legge. Le autorità non hanno indicato quante di queste organizzazioni siano religiose, ma fra di esse figurano la Chiesa cattolica, diverse associazioni cattoliche, la Chiesa ortodossa, i testimoni di Geova e i baha’i.

I simboli cattolici rimangono comuni negli edifici pubblici, incluse scuole e aule di tribunale. Nelle aule di tribunale e negli uffici pubblici continuano a esserci crocifissi appesi alle pareti. Il Governo continua a gestire un luogo pubblico di “meditazione e preghiera” nella capitale, a disposizione dei fedeli di qualsiasi religione.

In un referendum che si è tenuto a settembre, circa il 77 per cento degli elettori ha approvato una risoluzione che legalizza l’aborto durante le prime 12 settimane di gravidanza, o più avanti ancora se è a rischio la vita o la salute fisica o psicologica della madre. Il referendum ha cancellato una legge del 1865 che classificava l’aborto come un reato penale. Dopo il referendum, i partiti politici hanno iniziato a discutere del contenuto della nuova legge sull’aborto, ma il Consiglio grande e generale alla fine dell’anno non aveva ancora preso in esame la bozza di legge. Fino a quando non verrà promulgata questa legge, non potranno essere eseguiti aborti nel Paese. Il vicario generale della Chiesa cattolica, monsignor Ciccioni, ha detto di essere deluso per il risultato del referendum e che spera che la legge sia “meno permissiva” del testo approvato dagli elettori. La Chiesa cattolica era fortemente contraria alla legalizzazione e alcuni membri della comunità cattolica hanno fatto attivamente campagna contro la legalizzazione prima del voto, sostenendo che una vittoria del sì avrebbe potuto portare ad aborti indiscriminati, anche nelle fasi finali della gravidanza.

Sezione III. Rispetto della libertà di religione all’interno della società

Non sono stati registrati, a livello sociale, casi rilevanti di iniziative tali da ledere la libertà di religione.

Sezione IV. Le politiche e l’impegno del Governo statunitense

In occasione di conversazioni telefoniche e visite ufficiali nel corso dell’anno, per esempio a maggio e a ottobre, la console generale degli Stati Uniti di Firenze ha affrontato il tema dell’importanza della tolleranza religiosa con funzionari della segreteria di Stato per gli Affari esteri.