15 maggio 2023
Rapporto sulla libertà di religione nel mondo 2022
(available in English)
SAN MARINO
Sintesi
La legge proibisce le discriminazioni religiose e le restrizioni alla libertà di religione e prescrive misure per perseguire penalmente i reati basati sull’odio religioso. I gruppi religiosi riconosciuti dal Governo possono accedere ai contributi dell’imposta sul reddito, in base alle scelte effettuate dai singoli contribuenti. La legge impone l’insegnamento della religione cattolica in tutte le scuole pubbliche, ma garantisce il diritto di non usufruirne senza incorrere in alcuna sanzione e prevede lezioni alternative di etica per gli studenti che scelgono di non avvalersi di tale insegnamento.
A settembre il Consiglio grande e generale (il Parlamento di San Marino) ha approvato una legge che legalizza l’aborto nelle prime 12 settimane di gravidanza, in ottemperanza alla volontà dei cittadini espressa attraverso un referendum sull’argomento nel 2021. La Chiesa cattolica si è opposta con forza alla nuova legge perché sopprime la vita umana, e ha anche criticato alcune disposizioni del provvedimento.
Non sono stati registrati, a livello sociale, casi rilevanti di iniziative tali da ledere la libertà di religione.
Il Consolato generale degli Stati Uniti di Firenze sovrintende alle relazioni bilaterali con San Marino. In occasione di visite e conversazioni telefoniche, la console generale ha discusso con funzionari della segreteria di Stato per gli Affari esteri dell’importanza della tolleranza religiosa.
Sezione I. Demografia religiosa
Il Governo statunitense stima la popolazione sammarinese complessiva in 34.682 individui (a metà 2022). Anche se non fornisce dati statistici sull’entità dei diversi gruppi religiosi, il Governo sammarinese riporta che la stragrande maggioranza della popolazione è di fede cristiana cattolica. Fra gli altri gruppi religiosi, figurano testimoni di Geova, baha’i, musulmani, ebrei, cristiani ortodossi e cristiani valdesi. Secondo un rapporto del 2021 sulla libertà di religione nel Paese a opera dell’organizzazione cattolica Aid to The Church in Need International, la popolazione è al 91,5 per cento cristiana, al 5,6 per cento agnostica, all’1,9 per cento atea e all’1 per cento di altre confessioni.
Sezione II. Rispetto della libertà di religione da parte del Governo
QUADRO GIURIDICO
La Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali, che svolge la funzione di testo costituzionale, tutela la libertà di religione e proibisce ogni discriminazione su base religiosa e ogni restrizione della libertà di religione, tranne in quei casi in cui vi sia la necessità di tutelare l’ordine pubblico e il benessere generale. Il codice penale prevede pene detentive fra i 6 mesi e i 3 anni per qualsiasi atto discriminatorio, compresi quelli basati sulla religione. La discriminazione su base religiosa può inoltre rappresentare una circostanza aggravante per altri tipi di reati: in questi casi, le pene possono essere incrementate. La legge punisce i reati basati sull’odio e le affermazioni denigratorie nei confronti di gruppi religiosi: i trasgressori possono incorrere in pene detentive fra i 3 e i 12 mesi.
Un concordato sottoscritto nel 1992 fra il Governo e la Santa Sede garantisce ai cappellani cattolici la possibilità di fornire assistenza spirituale a pazienti d’ospedale, residenti di case di riposo e detenuti e fa riferimento all’istituzione di un fondo per sostenere attività umanitarie, assistenziali e sociali. Un fondo istituito nel 1993 sulla base del concordato e finanziato dai cittadini attraverso la destinazione volontaria di parte delle imposte sostiene le attività umanitarie, assistenziali e sociali della Chiesa cattolica e il mantenimento dei siti religiosi. La legge consente ai contribuenti di destinare il 3 per mille delle imposte che versano sul reddito alla Chiesa cattolica o ad altri gruppi religiosi o istituzioni caritatevoli registrati come organizzazioni senza scopo di lucro. Non è necessario che i contribuenti appartengano al gruppo in questione per potergli destinare il 3 per mille. Le organizzazioni religiose devono essere legalmente riconosciute per godere di questo beneficio.
Per ottenere il riconoscimento legale, devono dimostrare allo Stato di svolgere attività senza scopo di lucro e presentare rapporti annuali che includano il bilancio e la procedura che deve eseguire l’associazione per ottenere l’approvazione. Le autorità possono condurre periodicamente ispezioni e verifiche dei conti delle organizzazioni, richiedere la presentazione di documentazione aggiuntiva e indagare su denunce presentate da membri dell’organizzazione o soggetti esterni.
La legge vieta agli operatori dell’informazione di generare e diffondere informazioni che possano risultare discriminanti sulla base della religione e di altri fattori. Chiunque può presentare una segnalazione all’Autorità garante per l’informazione, un organismo pubblico che ha la facoltà di prendere misure disciplinari. Per una violazione del codice deontologico, l’Autorità può disporre sanzioni che vanno dall’avvertimento alla censura, alla sospensione o alla cancellazione dai registri dei professionisti del settore. Queste sanzioni si aggiungono a quelle già previste dal codice penale.
Non esistono scuole religiose private e la legge impone l’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche. È offerto solo l’insegnamento della religione cattolica. Un’aggiunta del 2018 al concordato sottoscritto con la Santa Sede garantisce all’insegnamento della religione cattolica lo stesso status delle altre materie insegnate nelle scuole. Il programma di insegnamento della religione cattolica include comparazioni fra il cristianesimo e altre religioni e fra la Bibbia e altri testi religiosi. Gli insegnanti di religione, che possono essere sia religiosi che laici, sono scelti dalla Chiesa e il loro stipendio è pagato dallo Stato. La legge garantisce inoltre agli studenti la possibilità di non usufruire dell’insegnamento della religione senza incorrere in alcuna sanzione. Gli studenti (o i loro genitori, se gli studenti hanno meno di 18 anni) devono indicare la volontà di non usufruire dell’insegnamento della religione all’inizio di ogni anno scolastico. Gli studenti delle scuole primarie e secondarie che hanno scelto di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica sono tenuti a frequentare un insegnamento alternativo di “etica, cultura e società”.
San Marino fa parte della Convenzione internazionale sui diritti civili e politici.
COMPORTAMENTO DELLE AUTORITÀ
Secondo i dati più recenti della segreteria di Stato per gli Affari esteri, nel 2021 189 organizzazioni senza scopo di lucro (6 in più rispetto al 2020) hanno ricevuto contributi pubblici in accordo con la legge. Le autorità non hanno indicato quante di queste organizzazioni siano religiose, ma fra di esse figurano la Chiesa cattolica, diverse associazioni cattoliche, la Chiesa ortodossa, i testimoni di Geova e i baha’i.
I simboli cattolici rimangono comuni negli edifici pubblici, incluse scuole e aule di tribunale. Nelle aule di tribunale e negli uffici pubblici continuano a esserci crocifissi appesi alle pareti. Il Governo gestisce un luogo pubblico di “meditazione e preghiera” nella capitale, a disposizione dei fedeli di qualsiasi religione.
In seguito a un referendum del 2021, che aveva visto il 77 per cento degli elettori approvare la legalizzazione dell’aborto, a settembre il Consiglio grande e generale ha approvato una legge che rende legale l’interruzione di gravidanza durante le prime 12 settimane a seguito di un consulto medico, e oltre tale termine in determinate circostanze, per esempio in quei casi in cui la presenza di gravi anomalie del feto metta a rischio la salute o la vita della donna. La Chiesa cattolica sammarinese ha fortemente criticato il nuovo provvedimento, affermando che “nessuna legge può rendere moralmente lecita la soppressione di una vita umana”. La Chiesa si è detta contraria anche a disposizioni specifiche della legge, come quella che rimuove il limite temporale delle 12 settimane per le interruzioni di gravidanza nei casi di anomalie fisiche o malformazione del feto e quella che limita l’obiezione di coscienza per i medici contrari all’aborto.
A ottobre l’esecutivo ha approvato un decreto che inquadrava in modo più specifico il programma di insegnamento della religione, descrivendo nel dettaglio gli obiettivi dell’istruzione cattolica per tutti gli anni di studio, dall’asilo all’ultimo anno della scuola superiore.
Nel loro discorso di insediamento, ad aprile, i neoletti capitani reggenti (i capi dello Stato) Oscar Mina e Paolo Rondelli hanno messo in evidenza l’importanza che la stampa professionale eviti ogni tipo di discriminazione, inclusa quella religiosa, nei suoi servizi.
Sezione III. Rispetto della libertà di religione all’interno della società
Non sono stati registrati, a livello sociale, casi rilevanti di iniziative tali da ledere la libertà di religione.
Sezione IV. Le politiche e l’impegno del Governo statunitense
Il Consolato generale degli Stati Uniti di Firenze sovrintende alle relazioni bilaterali con San Marino. In occasione di conversazioni telefoniche nel corso dell’anno e delle visite ufficiali ad aprile e a ottobre, la console generale ha affrontato tematiche religiose, come la reazione della Chiesa cattolica alla nuova legge sull’aborto, con funzionari della segreteria di Stato per gli Affari esteri, gli affari politici e la giustizia.